Febbre da cavallo

Come i nostri politici ripetono le gesta di Gigi Proietti ed Enrico Montesano.

 

Cosa fa il giocatore d’azzardo quando sta perdendo tutto ? Aumenta la puntata.

Cosi facendo spera di vincere e di rifarsi. Deve rifarsi. Quindi utilizzando la matematica ed il calcolo delle probabilità razionalizza il suo comportamento irrazionale, quando invece il comportamento migliore sarebbe quello di alzarsi dal tavolo e limitare le perdite, magari conservando gli ultimi soldi per potersi sedere al tavolo in un altro giorno quando ci saranno giocatori meno bravi o meno fortunati contro i quali vincere.

Quello di giocarsi fino all’ultima moneta e’ un comportamento folle, patologico… ben fomentato dal biscazziere, che sa bene quali siano i tasti sensibili su cui far pressione per direzionare a proprio piacimento il comportamento del giocatore.
Negli ultimi anni, grazie allo sdoganamemto del gioco d’azzardo, senza che nemmeno ce ne accorgessimo si faceva strada la logica del giocatore d’azzardo al punto che ormai e’ la logica dominante e quasi tutti lo condividono.

 

Come nel film febbre da cavallo i nostri politici (leggi Conte/Gualtieri) cercano di raggranellare qualche soldo a destra e a sinistra, rubacchiando o lavorando, per andare a giocare ad Agnano e puntare tutto su un cavallo sicuro: Soldatino.
E cosi, ai giorni nostri, i politici cercano di trovare i soldi bussando all’UE e “magheggiando” il bilancio, e lo scopo di questo e’ quello di puntare tutto sul cavallo giusto: La Crescita.

Cosi come i giocatori di cavalli erano sicuri del cavallo vincente, allo steso modo ai giorni nostri di e’ convinti che basterà buttare soldi con l’elicottero e tutto ripartirà. È certo al 100%! Come era certo soldatino…..

 Piu’ si spendono soldi e più si guadagna: La tris piu’ stronxa da quando l’uomo ha inventato il cavallo…. 

Ed il mantra viene ripetuto in continuazione da dotti medici e sapienti.

Per sostenere ulteriormente questo concetto viene tirato in ballo addirittura il PIANO MARSHALL la cui definizione che riporta oggi e’ limitata al senso di “aiuto” lasciando cosi intendere che gli americani hanno sparso soldi in quantita’ senza chiedere niente in cambio, esattamente come spargevano sigarette e cioccolata.

In realta’ andando indietro con la memoria non e’ stato affatto cosi: I Dollari erano prestati contro l’impegno della controparte ad acquistare in America i prodotti necessari. (Sarebbe impensabile oggi uno stato che presta i soldi agli imprenditori e pretende che li spendano in Italia, anche se questa sarebbe proprio la soluzione ideale).
Lo Stato italiano con i dollari del piano Marshall ha finanziato le grandi industrie ma si guardava bene dal regalare contanti alla popolazione, al massimo forniva derrate alimentari e prodotti di prima necessita, ma certamente non voucher da andare a spendere nei supermercati delle multinazionali o addirittura online.

Ma la parte piu importante del piano Marshall venne utilizzata per la ricostruzione di edifici e infrastrutture danneggiate dalla guerra permettendo cosi a muratori ed ingegneri e tutto l’indotto di lavorare; inoltre vennero costruite ferrovie strade e autostrade che permisero di assumere personale di ogni tipo che ancora oggi alvora e permette di sfamare la propria famiglia.  Oggi nel settore costruzioni gran parte della manovalanza e’ extracomunitaria ed una parte dei loro guadagni vola verso le famiglie rimaste nei paesi d’origine. Ed il fenomeno si ripete in moltissimi settori produttivi, anche se in proporzione inferiore, ed anche nelle fabbriche e nei trasporti.

Bisognerebbe quindi chiedersi: Che effetto potrebbe avere nel lungo periodo distribuire soldi ai privati?

Nel film Febbre da cavallo, per fortuna c’è la moglie di Gigi Proietti che punta di nascosto su dei cavalli banali, una giocata che va in senso contrario a quello dominante tra gli esperti cavallari. Il risultato è simile a quello che si verifica nella vita e cioe’ che spesso gli esperti perdono. Sopratutto quando le previsioni riguardano il settore economico e sopratutto quando gli esperti sono indottrinati dalle universita’ economiche angloamericane il cui compito e’ di diffondere caxxate come LA FINANZA CREATIVA che tutti ricorderanno. Ma nel film, per fortuna c’e’ la moglie che seguendo le normali logiche consolidate nei secoli e grazie alle quali vince. Ed i guadagni della vittoria ricadono anche sugli esperti cavallari che, nonostante l’evidenza continueranno a giocare e credersi grandi intenditori, spiegando al mondo cosa si deve fare er vincere.

A livello politico e governativo, si stanno comportando esattamente come i LUDOPATICI, come i giocatori PATOLOGICI il cui comportamento li porta alla rovina. I giocatori PATOLOGICI sono quelli che anche quando le cose vanno male FANNO PRESTITI CON GLI STROZZINI che poi li trascineranno nel vortice debitorio senza possibilita’ di ripresa.

Quando si verifica una crisi ci si deve RIDIMENSIONARE altrimenti saranno guai. E’ stupido pensare che durante le crisi bisogna spingere sull’acceleratore. Chi riuscira’ a capire questo, domani sara’ ancora in piedi. Gli altri busseranno come cicale alla porta della formica.


Il liberismo predica principi di autoregolazione del mercato, vale a dire che le crisi servono ad eliminare le imprese marginali rafforzando cosi il mercato.
In questi giorni pero’ si nota che i liberisti più puri facciano circolare una balla chiamata Helicopter-money secondo la quale lo stato (normalmente odiatissimo dai liberisti) dovrebbe elargire soldi A PIOGGIA per salvare l’economia del paese.
Questa proposta, ovviamente, accende la speranza di arraffare qualcosa anche nei non liberisti, che sono cosi portati ad appoggiare l’idea ed a diffonderla. In realtà lo scopo finale dei liberisti non e’ affatto quello di salvare lo Stato, bensi DI AFFOSSARLO DEFINITIVAMENTE e, come insegnano gli Stati Uniti, per far vincere le proprie idee bisogna farle portare avanti dagli avversari (secondo la tecnica usata per trasformare i comunisti in europeisti e i no global in sardine).
Nella dettagliata proposta liberista “Helicopter money” sembrerebbe, infatti, che si siano dimenticati di spiegare come e dove lo stato prenderebbe i soldi da elargire a pioggia, visto che nello stesso tempo lo stato dovrebbe sospendere le riscossioni di tasse imposte e balzelli vari. Dovrebbe forse stamparlo?
Vuoi vedere che i liberisti americani NON sanno che stampando denaro a dismisura aumenterebbe a dismisura anche l’inflazione ed il valore dell’euro diventerebbe quello della carta straccia? Ma no, figurati se non lo sanno…… lo sanno….lo sanno
#andrabenemanonpertutti